domenica 4 luglio 2010

LE TORRI DI UOMINI ANCHE A BRINDISI DI MONTAGNA (PZ)

In antichità il 25 Marzo venivano costruite in occasione della Festa dell'Annunziata.

In Italia la Basilicata è la regione che ci sembra più ricca di torri umane. Adesso il ricercatore e ottimo artista Donato Allegretti, autore fra gli altri, del saggio "Tradizioni popolari in Brindisi di Montagna", Grafiche Castrignano, Anzi, 1997, ci riferisce che in occasione de A' Nunziata “alcune persone anziane ricordano per la ricorrenza un tipico gioco, che si faceva da ragazzi e adulti insieme; il gioco era detto secondo alcuni Arialò e Pizzicandò, secondo altri Mariandò e Pizzicandò e consisteva in una piramide umana. Coloro che a terra erano disposti in circolo, ripetevano in coro a colui che stava al vertice:

“Tu, ca vaie supe Statt’attiend’ a nnu ccarè;
si nunde mantiene buune, sckuuppe ndèrre cum’a nnu menghione!”

Tu, che vai sopra, stai attento a non cadere
se non ti mantieni bene caschi a terra come uno sciocco.

I versi di questo che, gli anziani del posto classificano come semplice gioco, ma che abbiamo imparato a capire che tale non è, ci appaiono subito noti e simili ai canti delle torri umane di Melfi, Irsina e Ferrandina, seppur con minime differenze (ad esempio qui vi è un insulto esplicito a chi cade a terra...menghione! Inoltre vi è il Tu singolare diretto a chi va "supe" e non il Voi plurale come quasi sempre accade nei canti fino ad ora scoperti). Il fatto che si riferissero solo a colui che stava di sopra indica che erano costruiti più di due piani in quanto non sarebbe possibile per un uomo solo reggersi da solo con alla base 4 o più persone, per cui l'uomo che stava su doveva avere almeno 2 o 3 piani sotto di esso formati man mano da meno persone. Donato Allegretti sarà presto intervistato su questo blog affinchè possa raccontarci meglio, ma intanto le ricerche stanno svelando che altri due villaggi lucani erano anticamente sedi di Torri di Uomini.